Dona
Dona

La vecchiaia dimenticata: un italiano su quattro è solo

Italia, un Paese sempre più solo: cresce la solitudine tra gli anziani. In Italia ci sono milioni di persone che invecchiano in silenzio. Letteralmente. Secondo gli ultimi dati ISTAT, oltre 4 milioni di anziani vivono da soli. E tra questi, un numero crescente dichiara di sentirsi profondamente solo. La solitudine, per molti, non è una scelta ma […]

Italia, un Paese sempre più solo: cresce la solitudine tra gli anziani.

In Italia ci sono milioni di persone che invecchiano in silenzio. Letteralmente. Secondo gli ultimi dati ISTAT, oltre 4 milioni di anziani vivono da soli. E tra questi, un numero crescente dichiara di sentirsi profondamente solo. La solitudine, per molti, non è una scelta ma una condizione imposta dalla vita moderna, dalla distanza dei familiari, dalla mancanza di reti sociali.

Un fenomeno diffuso, e in preoccupante aumento, che sta diventando una vera e propria emergenza sociale, ancora troppo spesso ignorata.

 

Una popolazione sempre più anziana

L’Italia è uno dei Paesi più longevi del mondo, ma anche tra i più vecchi: oggi quasi un italiano su quattro ha più di 65 anni, e le proiezioni dicono che entro il 2050 questa quota supererà il 30%. In questo scenario, la solitudine rischia di diventare la nuova pandemia silenziosa.

Il 40% degli over 75 vive da solo, spesso senza un contatto quotidiano con familiari, amici o vicini. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, oltre il 30% degli anziani si sente frequentemente solo, e la maggior parte di loro non partecipa più ad attività sociali o ricreative.

 

Quando la solitudine fa ammalare

La solitudine non è solo una questione emotiva. Gli effetti sulla salute sono tangibili e gravi. Gli studi più recenti dimostrano che chi vive in solitudine ha maggiori probabilità di soffrire di depressione, ansia, declino cognitivo e malattie croniche. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un allarme: la solitudine ha un impatto sulla salute paragonabile al fumo di 15 sigarette al giorno.

E non è tutto. Gli anziani soli tendono a rinunciare a cure mediche, a visite di controllo e persino all’alimentazione corretta. Spesso, semplicemente, non hanno nessuno che li accompagni o li incoraggi.

 

Le risposte ci sono, ma non bastano

In alcune città italiane stanno nascendo progetti che cercano di combattere l’isolamento. Ci sono volontari che telefonano agli anziani ogni giorno, associazioni che organizzano incontri di socializzazione, “portinerie di comunità” che offrono aiuto concreto e un punto di riferimento umano.

Ma spesso queste iniziative si reggono sul lavoro gratuito di pochi e su fondi instabili. Manca una strategia nazionale, un piano organico che riconosca la solitudine come una minaccia concreta alla salute pubblica.

Un problema culturale, non solo sanitario

La solitudine degli anziani non si combatte solo con i servizi sociali, ma anche con una trasformazione culturale. Servono politiche intergenerazionali, città più accessibili, occasioni di incontro. Ma serve anche qualcosa di più semplice: tempo, attenzione, umanità.

Conoscere il proprio vicino, fare una telefonata, coinvolgere un anziano in una cena di famiglia o in una passeggiata: piccoli gesti che possono cambiare radicalmente la giornata — e la vita — di chi è solo.

Il futuro ci riguarda tutti

Quella della solitudine è una sfida collettiva. Perché quello che oggi vivono milioni di anziani, domani potrebbe toccare a ognuno di noi. E una società che sa prendersi cura dei suoi anziani è una società che investe sul proprio futuro, sulla propria tenuta sociale, sulla propria umanità.

Altri articoli

Scopri le ultime novità e aggiornamenti dell'organizzazione.

News

Medicina naturale e cura delle malattie croniche: una nuova rubrica della Ryder Italia

Natura, benessere e fine vita: un nuovo approccio per migliorare la qualità della vita degli anziani. Negli ultimi anni, l’interesse per le terapie naturali e non farmacologiche è cresciuto in tutto il mondo, anche in risposta ai limiti della medicina tradizionale nel trattare malattie croniche, degenerative e condizioni dell’età avanzata. In particolare, si sta diffondendo […]
Leggi

News

Le uova: un alimento prezioso per la salute degli anziani

Perché le uova fanno bene? Le uova sono un alimento semplice, economico e completo. Offrono tanti benefici per la salute, soprattutto in età avanzata: - le proteine delle uova sono di alta qualità: aiutano a mantenere i muscoli forti e a prevenire la perdita di massa muscolare (sarcopenia). - la vitamina D è utile per […]
Leggi

News

L’aspirina può davvero aiutare a prevenire il cancro?

Immagina una pillola economica, facile da trovare e relativamente sicura, che possa prevenire il cancro o ridurne le recidive. L’aspirina, usata da oltre un secolo per febbre, dolori e cuore, è da tempo sotto osservazione per un possibile ruolo nella prevenzione dei tumori. Ma la storia è complicata, e la scienza ancora divisa. Un’idea che […]
Leggi

News

Cure aggressive ancora troppo diffuse alla fine della vita

Due anni fa, sul New York Times, Paula Span pubblicò un articolo sugli eccessivi trattamenti nei pazienti negli ultimi mesi di vita. Le sue riflessioni rimangono attuali anche nel 2025. In Italia, nonostante la Legge 38 del 2010 garantisca il diritto alle cure palliative e alla terapia del dolore, l’accesso a questi servizi è ancora […]
Leggi

News

Dall’intestino alla mente: storie di guarigione e scoperte che cambiano la medicina

Nel 2010, in un ospedale di Brisbane, in Australia, un uomo di mezza età lottava per la vita. Aveva un’infezione da Clostridium difficile, un batterio resistente agli antibiotici che stava devastando il suo intestino. I farmaci avevano fallito. Il suo corpo era debilitato, la situazione disperata. Il malato fu mandato a casa. Poiché era un […]
Leggi

News

Cannabis e assistenza medica: realtà e prospettive scientifiche.

Negli ultimi anni, la cannabis è diventata uno dei temi più dibattuti nel campo della salute e delle politiche sociali. Numerosi studi hanno esaminato il suo utilizzo in ambito terapeutico, mettendo in luce sia i benefici che i potenziali rischi. In questo articolo, analizziamo l’effettiva efficacia della cannabis nel trattamento di diverse patologie, la scelta […]
Leggi

News

Il nuovo sito della Ryder Italia

Il Nuovo Sito della Ryder Italia ETS.   Da oltre quarant’anni  la Ryder Italia è al fianco delle famiglie che si prendono cura di persone anziane affette da patologie croniche gravi, offrendo assistenza gratuita e sostegno concreto. Oggi siamo entusiasti di inaugurare il nostro nuovo sito web, uno spazio pensato per avvicinare ancora di più […]
Leggi

News

La generosità è contagiosa: unisciti al cambiamento

Generosità contagiosa. Il potere trasformativo della solidarietà. In un mondo in continua evoluzione, il modello della solidarietà si sta affermando come una vera forza trainante per il cambiamento sociale, economico e culturale. Il libro Generosità Contagiosa di Chris Anderson racconta con passione come, quando le persone vengono adeguatamente coinvolte, possono contribuire attivamente e con entusiasmo […]
Leggi

News

Arance e depressione

Mangiare agrumi può ridurre del 20% il rischio di depressione. E’ ciò che emerge da uno studio condotto da Raaj Mehta, docente di medicina presso la Harvard Medical School e medico presso il Massachusetts General Hospital. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che gli agrumi stimolano la crescita di un tipo di batterio presente nell'intestino […]
Leggi

News

Ma quanto dobbiamo camminare ogni giorno per avere risultati positivi per la salute?

 

Molti di noi usano spesso strumenti differenti per valutare le proprie attività fisiche ma la maggior parte non conosce come tramutare questi dati in consigli pratici per eventuali miglioramenti. Questo articolo può essere utile per tutti coloro che camminano in modo regolare ogni setttimana.

Yana Paskova per il New York Times il 20 settembre 2022.

Leggi

Supporta i nostri progetti innovativi

Questo progetto mira a fornire supporto psicologico ai pazienti oncologici e alle loro famiglie, offrendo consulenza e terapie di gruppo.
Diventa volontario
crossmenuchevron-down