Il servizio dei volontari Ryder da sempre affianca, ove lo si ritenga opportuno, l’equipe nell’assistenza domiciliare. Passati a loro volta attraverso l’esperienza della malattia grave di un familiare o di una persona cara hanno scelto, fra i vari servizi aperti ai volontari, quello di offrire parte del loro tempo alla famiglia in assistenza.
Cosa può fare un volontario presso il domicilio del paziente in assistenza Ryder?
Contribuire ad alleviare alcune incombenze che costringono i familiari ad allontanarsi dal paziente (svolgimento di pratiche, acquisti, etc.) o viceversa offrire ai familiari momenti di riposo o distrazione sostituendoli presso il paziente. Quindi condivisione delle difficoltà, affiancamento e/o sostituzione del familiare ove necessario. Il paziente, a sua volta, può sperimentare una presenza diversa, l’occasione per comunicare ad un altro il proprio vissuto e la propria esperienza, una compagnia, un diversivo, un sostegno.
Eccovi alcune dirette testimonianze di chi fa o ha fatto nel passato il volontario a domicilio del paziente:
∞ Mi sento a totale disposizione
Ho conosciuto tante famiglie da quando sono venuto a fare il volontario alla Ryder. Mi considero come un jolly che la Ryder può offrire alle famiglie che assiste: in una casa ho passato ore ed ore a parlare con il paziente e siamo diventati grandi amici, con altri ho pregato, con altri ancora ho guardato la televisione, Con un paziente siamo usciti per venire incontro ad uno desiderio particolare. Continuo perché questi sono per me incontri ricchi e significativi.
∞ La paura di suonare a quella porta
Ogni volta che l’equipe mi suggerisce una visita da fare, tremo davanti a quella porta: chi ci sarà li dietro? Sarò capace di ascoltare il paziente o i suoi familiari? Di dare una mano? Ogni volta devo superare quel timore. Ma ogni volta, passato il primo imbarazzo, so di essere “a casa”. E’ strano dire una cosa del genere, ma è la sensazione che ritrovo ogni volta. Infatti mi riconosco in loro e spero che loro possano riconoscersi in me.
∞ Avrei voluto qualcuno accanto
Ho passato quei mesi della malattia di mia madre in grande solitudine. Solitudine e paura. Certe volte avrei voluto scappare. Gli “amici” minimizzavano o, imbarazzati, si allontanavano. Mi esortavano ad uscire. Quando piangevo non sapevano cosa dire. Oggi so che avrei voluto avere accanto qualcuno disponibile ad ascoltarmi, ad aiutarmi a stare dove dovevo stare. Ecco… qualcuno che mi aiutasse a capire cosa ci stava succedendo. Penso che sarebbe stato bello anche per mia madre avere una presenza diversa, ma comunque attenta e sincera, accanto. Ci avrebbe aiutate entrambe. Per questo sono alla Ryder oggi: per dare quello che non ho avuto.
∞ Mio padre e il volontario
Ho visto mio padre, a quei tempi molto malato e poco comunicativo, aprirsi ai ricordi con quel volontario. Lo sentivo raccontare, tirare fuori episodi del suo passato, fare collegamenti. Mi è sembrato che stesse riguardando tutta la sua vita, in compagnia di una persona che non aveva conosciuto prima: che la mettesse sul piatto per l’altro. Credo che per lui sia stato un esercizio molto importante, in un certo senso rassicurante.
Come potete contattarci
Potete chiedere di noi al responsabile della vostra equipe, agli psicologi della Ryder o contattarci direttamente al telefono di Lavinia – 349 6474910
Il vaccino COVID-19 farà star male alcune persone. Ma è solo il sistema immunitario che fa il suo lavoro.
SARAH ZHAN Atlantic 18 DICEMBRE 2020
Per una frazione di persone, ottenere questi primi vaccini COVID-19 potrebbe essere spiacevole, più del solito disturbo di ricevere un'iniezione. Potrebbero farti sentire male per un giorno o due, anche se non contengono virus interi capaci di infettarti effettivamente. Entrambi i vaccini Pfizer / BioNTech e Moderna sono abbastanza "reattogeni", nel senso che stimolano una forte risposta immunitaria che può causare dolori alle braccia, febbre, brividi e mal di testa temporanei ma fastidiosi. In altre parole, farli potrebbe fare un po’ 'schifo, ma non è neanche lontanamente così grave come lo stesso COVID-19.
La pandemia ha accentuato una serie di problemi sanitari ed in particolare la necessità del distanziamento sociale ha realmente messo a rischio la vita delle persone anziane molte delle quali vivono sole.La tecnologia puo aiutare a monitorare la salute e la sicurezza degli anziani lontani dalle famiglie a causa del coronavirus.
Susan Graland New York Times
Siamo più informati sulle origini di SARS-CoV-2?
Articolo di Nina Westervelt sul New Scientist 17/10/2020
Seconda parte
Riportiamo sul nostro sito l'articolo scritto da Antonio Esposito e presente in originale a questo link :
https://napolimonitor.it/quei-cronicari-che-chiamiamo-rsa/
Settemila morti nelle RSA, le Residenze sanitarie assistenziali, dal febbraio scorso, il 40% per Coronavirus, anziani innanzitutto. A loro si aggiungono i deceduti nelle Residenze assistenziali per disabili, come i sofferenti psichici. Persone che restano senza nome in questa agghiacciante statistica del dolore. La loro morte richiama responsabilità politiche e istituzionali, scelte scellerate di amministratori locali che hanno imposto lo spostamento di pazienti Covid all’interno di queste strutture, trasformandole in letali focolai.
Innanzi tutto vediamo dove trovare Informazione verificata su Covid 19 e sul suo andamento ed effetti, senza perdersi nel vortice dl web:
Ministero Salute:
Cominciamo ad individuare i 6 fattori chiave
Mentre l'epidemia di coronavirus continua a diffondersi in tutta la Cina, una raffica di prime ricerche sta disegnando un quadro più chiaro di come si comporta l'agente patogeno e dei fattori chiave che determineranno se il virus potrà essere contenuto.
Quanto è contagioso il virus?
Sembra moderatamente contagioso, simile alla SARS.
Quanto è mortale il virus?
È ancora difficile da sapere. Ma il tasso di mortalità è probabilmente inferiore al 3 percento, molto inferiore alla SARS.
Quanto tempo ci vuole per mostrare i primi sintomi?
Forse tra 2 e 14 giorni, periodo durante il quale la malattia non può essere rilevata.
Quanto hanno viaggiato le persone infette?
Il virus si è diffuso rapidamente perché è iniziato in un hub (aeroporto che, in un dato paese, raccoglie la maggior parte del traffico.) di transito passeggeri.
Quanto sarà efficace la risposta?
The W.H.O. (Organizzazione mondiale della sanità) ha elogiato gli sforzi della Cina, ma i critici temono che le misure di blocco potrebbero non essere sufficienti.