Il 5 per mille nel 2011 distribuirà solo 100 milioni di euro. La cifra emerge dalla ripartizione fatta dal governo del fondo da 800 milioni di euro contenuto nella nuova finanziaria. Ma destinare solo 100 milioni al 5 per mille, denuncia il Forum del Terzo Settore, significa tagliare del 75 per cento rispetto al 2008, infatti l'anno scorso erano stati stanziati 400 milioni. E' una scelta grave e pericolosa. Grave perché in aperta contraddizione con quanto dichiarato dal governo, che da un lato non perde occasione di lodare il volontariato e il terzo settore, dall'altro cancella l'unico strumento di sostegno alle sue attività.
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E' scandaloso - proporre all'ultimo momento il 5 per mille in Finanziaria riducendolo oltretutto ad un quarto delle risorse elargite nel 2008. Con il progredire della crisi, le risorse diminuiscono, quando c'è piu' bisogno: in questo modo, denuncia tutto il Terzo Settore, si tradiscono le scelte di "quasi 15 milioni di contribuenti". Quello che si vorrebbe distribuire i miseri 100 milioni, sono uno schiaffo a tutti i contribuenti che hanno deciso di sostenere volontariato, sanità, ricerca ed attività sportive dilettantistiche.
In termini pratici che cosa comporta questo taglio del 75%. Nel 2008 la quota maggiore del 5 per mille è andata, per il terzo anno consecutivo, alla categoria delle onlus e del volontariato, che per il 2008 ha ricevuto 265,8 milioni (64%). Agli enti di ricerca sanitaria sono andati invece 65,9 milioni di euro(16.5%), a quelli di ricerca scientifica e dell'università 63,9 milioni di euro(16%). Alle associazioni sportive dilettantistiche infine hanno ricevuto 1,7 milioni di euro(0.5%). I beneficiari del 5 per mille per il 2008 sono 28.171 enti, dei quali 26.596 sono associazioni di volontariato, 333 enti di ricerca scientifica, 90 quelli di ricerca sanitaria e 1.152 le associazioni sportive dilettantistiche. Se questi 100 mln del 2009 venissero suddivisi secondo la ripartizione del 2008, il 66.5% andrebbe alle associazioni di volontariato (66.5 mln) 16.5 milioni alla ricerca sanitaria(16%) altri 16 milioni alla ricerca scientifica e circa 1 milione alle associazioni sportive. Quindi se il taglio sarà proporzionale, ogni associazione avrà una riduzione del 75%. Il solo volontariato che aveva preso nel 2010 circa 264 milioni, nel 2011 si vedrà attribuito solo 66.5 milioni. Vediamo con un esempio pratico che cosa comporta il taglio per un’organizzazione di volontariato.
Prendiamo in considerazione l’ Associazione Ryder Italia Onlus che da oltre 25 anni offre assistenza gratuita a malati terminali nella città di Roma. Nel 2009 il costo dell’intera associazione è stato di 923.520 euro. L’importo del 5x1000 per il 2008 è stato di 198.702 che rappresentano il 21% del budget che insieme al totale delle donazioni: 253.000 euro ricevuto dai sostenitori nello stesso anno, fa un totale di 451.977 che copre quasi il 50% delle spese dell’intera organizzazione. La riduzione del 75% del 5 x 1000 comporta un taglio del 15% delle attività della Ryder Italia Onlus, in un momento in cui il Governo ha deciso per motivi economici di ridurre la spesa sanitaria e la spesa sociale. Questa decisione appare tanto più incomprensibile e ingiustificabile da parte di un esecutivo che afferma continuamente che serve meno Stato e più società". Non si può predicare bene e razzolare male. E’ quindi opportuno che tutti coloro che hanno sottoscritto il 5x1000 si attivino per impedire l'utilizzo dei nostri soldi in modo improprio.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11/20/cosi-lo-statoscippai-fondi-no-profit/77856/
I funzionari in Gran Bretagna e Sud Africa affermano che le nuove varianti vengono trasmesse più facilmente. C'è molto di più nella storia di questa mutazione, dicono gli scienziati.
New York Times-Di Apoorva Mandavilli-20 dicembre 2020
Articolo pubblicato sul New Scientist del 7/11/2020
L'Inghilterra ha avviato un secondo lockdown nazionale, dopo che settimane di restrizioni regionali non sono riuscite a frenare la diffusione del coronavirus. Il governo del Regno Unito a settembre non ha seguito i suggerimenti forniti dai consulenti scientifici per istituire settimane prima un blocco più breve, destinato a fermare la crescita esponenziale dei casi di coronavirus. Questo nuovo blocco è necessario per fermare la diffusione del virus, ma questa soluzione e sforzi simili in tutta Europa potrebbero risultare tardivi per evitare che la seconda ondata di covid-19 sia peggiore della prima.
Editoriale del News Scientist del 7/11/2020
Mentre il coronavirus ha iniziato a diffondersi in Europa in primavera, molti scienziati hanno avvertito che il peggio potrebbe arrivare in inverno. Ora, sembra che avessero ragione.
In tutto il mondo si discute su come e quando riattivare il lockdown totale o parziale di un singolo paese. Non esistono regole certe ma un recente articolo pubblicato sul New Scientist del 24 ottobre 2020 propone una soluzione che sembra molto interessante.
Da dove viene il coronavirus? Articolo di Nina Westervelt sul New Scientist 17/10/2020
Ormai abbiamo convissuto con SARS-CoV-2, il virus che causa il covid-19, per la maggior parte dell'anno. In questo periodo, la nostra conoscenza si è ampliata notevolmente, ma c'è ancora tanto che non sappiamo - e anche quando pensiamo di sapere le cose, la scienza può cambiare velocemente opinione su molte delle questioni.
Prima parte.
In questi giorni con la minaccia della seconda ondata della pandemia la maggior parte delle persone si chiede quali siano i sintomi di cui preoccuparsi. La situazione evolve continuamente ma in questo articolo si riassumono le informazioni più importanti.
New Scientist 7/10/2020