New Scientist 12/02/2022 Alice Klein
Un’analisi del sangue rileva il cancro ai polmoni in una fase precoce e curabile della patologia. Lo screening del cancro del polmone è sempre stato costoso, ma un semplice esame del sangue che rileva i lipidi associati a questo tumore può offrire un'alternativa più economica.
Questo esame del sangue in grado di rilevare il cancro ai polmoni prima che le persone manifestino i sintomi può salvare numero vite consentendo un trattamento precoce. Il cancro del polmone ha un tasso di sopravvivenza del 63% se viene diagnosticato precocemente e non si è diffuso ad altre parti del corpo. Una volta che si diffonde, il tasso di sopravvivenza scende al 7%. Individuare precocemente il cancro ai polmoni è difficile perché non abbiamo modi economici e semplici per raggiungere questo obiettivo. Le scansioni TC del torace possono essere utilizzate per cercare tumori nei polmoni, ma sono costose, espongono le persone alle radiazioni e talvolta possono offrire riscontri fasulli.
Jun Wang dell'Università di Pechino, in Cina, e i suoi colleghi hanno scoperto un nuovo modo per rilevare il cancro ai polmoni controllando nel sangue delle persone livelli insoliti di nove diversi lipidi, molecole grasse che sono presenti in quantità insolite nei tumori. Hanno testato l'analisi del sangue su 1036 persone di età superiore ai 40 anni che non avevano sintomi di cancro e si stavano sottoponendo a un esame fisico annuale. Il test è risultato accurato per oltre il 90% nel individuare i malati di cancro ai polmoni, come determinato da una TAC del torace di ciascun partecipante.
Le 13 persone che sono risultate affette da cancro ai polmoni, per lo più in fase iniziale, sono state trattate rimuovendo chirurgicamente i loro tumori. Un vantaggio di questo esame è che l’esecuzione del test richiede meno di 90 minuti, dal prelievo del sangue di una persona al suo passaggio attraverso un apparecchio di spettrometria di massa per misurare i livelli lipidici e decifrare i dati, afferma Wang. Il test è anche relativamente economico e non espone le persone a nessuna radiazione.
Kwun Fong del Prince Charles Hospital di Brisbane, in Australia, afferma che l'esame del sangue sembra promettente e potrebbe essere potenzialmente utilizzato per lo screening di persone ad alto rischio di sviluppare un cancro ai polmoni, ad esempio coloro che hanno una storia familiare o sono forti fumatori. Questo esame a sua volta potrebbe salvare numerose vite identificando i tumori in una fase in cui possono ancora essere trattati in modo curativo con rimozione chirurgica o con la radioterapia, afferma Fong.
"Il test deve essere prima convalidato in altri studi ma se funziona altrettanto bene, potrebbe essere utilizzato in aggiunta allo screening TC o eventualmente come sostituto", afferma.
Per saperne di più: https://www.newscientist.com/article/2306773-cheap-blood-test-detects-lung-cancer-at-an-early-and-treatable-stage/#ixzz7KoqYheNp
Anche se il numero complessivo di casi di cancro del colon-retto è diminuito, l'incidenza tra le persone di età inferiore ai 50 anni è aumentata del 51% dal 1974 al 2013. Lo studio conferma i principali benefici quando lo screening del cancro del colon-retto viene eseguito prima dei 50 anni
Lo screening per il cancro del colon-retto (CRC) nelle donne prima dei 50 anni può ridurre significativamente il rischio di CRC rispetto a coloro che non hanno effettuato lo screening endoscopico o decidono di iniziare i test all'età di 50 anni, secondo un nuovo studio del Massachusetts General Hospital.
La sanita Australiana spera di raggiungere in ambito pediatrico un livello zero di morti da cancro nei prossimi anni.
New Scientist 19/2/2022
L’articolo che segue è molto interessante perché fa riferimento ad un test di screening semplice che può essere effettuato a casa e che può individuare precocemente il tumore del colon, una neoplasia tra le più frequenti nella popolazione anziana. Essendo in molti casi una ottima alternativa alla colonscopia, un esame invasivo e non molto apprezzato dai pazienti, il ricorso al FIT può incrementare il numero di soggetti da sottoporre allo screening e soprattutto risolvere il probabile affollamento nei reparti di gastroenterologia che si presenterà alla fine della pandemia.
Di Paula Spann New York Times Pubblicato l'11 gennaio 2021
Questo articolo è stato pubblicato il 15/08/2020 sul New Scientist
Michael Le Page
L'obesità può causare il cancro semplicemente perché gli organi aumentati di volume hanno più cellule.
Le scansioni TC di 750 individui mostrano che le persone obese hanno organi più grandi e quindi più cellule. Questo potrebbe spiegare perché le persone obese hanno un rischio maggiore di molti tipi di cancro. "Sebbene l'obesità sia una malattia complessa che può influenzare il rischio di cancro in molti altri modi, l'aumento delle dimensioni di un organo e del numero delle sue cellule deve aumentare il rischio di cancro in quell'organo", afferma il team, che è guidato da Cristian Tomasetti presso la Johns Hopkins University School of Medicine.
La terapia metronomica in oncologia pediatrica.
L'angiogenesi è una componente fondamentale della crescita tumorale. Infatti,l’angiogenesi permette al tumore l’apporto di ossigeno e di altri elementi essenziali per la sua continua crescita e lo sviluppo di metastasi. L'angiogenesi rappresenta quindi un potenziale bersaglio per le terapie del cancro. La scoperta delle proprietà antiangiogenica dei farmaci antitumorali ha portato a sviluppare un nuovo approccio terapeutico: la chemioterapia metronomica che comporta la somministrazione di chemioterapia a basse dosi con frequenza anche quotidiana. Questa terapia impedisce la crescita o distruggere i vasi sanguigni del tumore e inibisce la crescita tumorale e può causare la distruzione del tumore. Inoltre, quest’approccio basato sull'impiego di basse dosi di chemioterapia può ridurre gli effetti collaterali di questa (alopecia, tossicità del midollo osseo, vomito e la tossicità su altri organi).
Recentemente negli Stati Uniti d'America si è aperta un'ampia discussione su alcuni temi sanitari, in particolare sull'importanza dello screening, nei pazienti con tumore della prostata.Molto spesso i dati sono contraddittori e fuorvianti ed è opportuno conoscere meglio le linee guida internazionali sulla reale utilità del PSA nel tumore prostatico.
I danni dovuti allo screening del cancro della prostata includono le lesioni dovute ai vari test quali l’esplorazione rettale, il prelievo di sangue per il PSA, la biopsia prostatica e l’eccesso di diagnosi ( denominati danni da screening) oltre ai danni connessi ai vari trattamenti consequenziali ad una biopsia positiva (danni da trattamento).
E’ evidente che lo screening per un tumore può diagnosticare la malattia molto precocemente, ma nel caso del tumore alla prostata il ricorso al test del PSA può creare dati incerti e rischi sanitari in un certo numero di pazienti ( I , II e III Parte )
Linee guida per lo screening del tumore della prostata(I parte)
La US Task Force per i Servizi preventivi (USPSTF) dice no allo screening per il tumore alla prostata negli uomini in buona salute.
Gardiner Harris
New York Times
6.10.2011
Gli uomini in buona salute non dovrebbero sottoporsi al test PSA per effettuare lo screening per il tumore alla prostata perché il test non salva la vita e invece molte volte porta a altri test e trattamenti che senza nessun vantaggio provocano dolore, impotenza e incontinenza in molti pazienti.