La agenzia europea dei farmaci ha affermato che una dose di richiamo del vaccino Pfizer-BioNTech può essere somministrata agli adulti sani.
Questa agenzia , il principale regolatore dei farmaci dell'Unione Europea, ha dichiarato lunedì che una dose di richiamo del vaccino contro il coronavirus Pfizer-BioNTech può essere somministrata ad adulti sani almeno sei mesi dopo la seconda dose. L'agenzia ha affermato che i dati hanno mostrato che i livelli di anticorpi sono aumentati nelle persone di età compresa tra 18 e 55 anni, con un sistema immunitario normale, dopo aver ricevuto una terza dose del vaccino. L’agenzia sta ancora valutando le dosi di richiamo del vaccino Moderna.
L'agenzia ha anche affermato che le persone con un sistema immunitario "gravemente indebolito" potrebbero ricevere una dose extra dei vaccini Pfizer-BioNTech o Moderna già 28 giorni dopo una seconda dose. Si prevede che un'iniezione aggiuntiva "aumenterebbe la protezione in almeno alcuni dei pazienti", ha affermato l'agenzia.
La raccomandazione si basa su studi che dimostrano che una dose extra di quei vaccini potrebbe aumentare la capacità di produrre anticorpi nei pazienti con trapianto di organi. Nell'Unione Europea, le campagne di vaccinazione sono una prerogativa dei governi nazionali e ciascuno dei 27 paesi membri può decidere se somministrare dosi di richiamo a tutti i propri residenti adulti. Nella Comunità Europea. nazioni, come Francia, Germania e Belgio, hanno iniziato a somministrare dosi extra alle persone anziane e a quelle con sistema immunitario indebolito già dal mese scorso, mentre la Repubblica Ceca e l'Ungheria hanno aperto questa possibilità a tutti gli adulti.
Sebbene l'Unione Europea abbia uno dei tassi di vaccinazione più alti al mondo, con oltre il 73% di adulti completamente inoculati, non esiste ancora un vaccino contro il coronavirus autorizzato per i bambini. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha avvertito la scorsa settimana che il livello medio di vaccinazione in tutto il blocco non è sufficiente per fermare la diffusione del virus se i governi allentano le restrizioni Covid-19.L'agenzia ha affermato che sta monitorando attentamente gli effetti collaterali "molto rari" di una iniezione di richiamo, come una patologia infiammatoria del cuore, ma che per il momento il rischio non è noto.
Le decisioni delle nazioni più ricche di somministrare vaccinazioni di richiamo mentre il resto del mondo rimane in gran parte non vaccinato hanno sollevato l'allarme tra gli esperti di salute. Il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, ha chiesto una moratoria sui richiami al vaccino contro il coronavirus per le persone che non sono immunocompromesse almeno fino alla fine dell'anno.
New York times 4 ottobre 2021
31 gennaio 2022 New York Times di John M. Barry
La pandemia influenzale del 1918 che uccise almeno 50 milioni di persone in tutto il mondo si concluse nell'estate del 1919 quando una terza ondata di contagio finalmente si placò.
Eppure il virus continuò a uccidere.
New Scientist ultime notizie di questa settimana 5/02/2022
Un altro anno, un'altra variante. Anche prima che l'onda omicron sia finita, il numero crescente di casi causati da una variante di omicron nota come BA.2 sta destando preoccupazione. Ecco cosa sappiamo della variante BA.2.
Sono passati ormai due anni da quando le autorità cinesi hanno informato per la prima volta l'Organizzazione Mondiale della Sanità di un virus sconosciuto a Wuhan. Come è cambiata la nostra comprensione del virus da allora e dove ci portano queste conoscenze?
New Scientist 01/08/22
Con questo articolo in uscita il giorno di Natale continua la diffusione di notizie sulla pandemia. In quasi due anni abbiamo cerato di tenervi aggiornati sulle problematiche legate al Covid perché reputiamo che solo una buona informazione permette alle persone di avere gli strumenti per decidere come comportarsi in un momento di crisi sanitaria e sociale. Sperando che questi articoli vi siano utili vi auguriamo un BUON NATALE.
Pam Belluck 4/dicembre 2021 New York Times
Conosciamo poco della patologia denominata" lungo covid" e conseguentemente esistono poche notizie sulle eventuali terapie. Questo esauriente articolo uscito sul New York Times- Pam Belluck 4/dicembre 2021-descrive il lungo e tortuoso percorso necessario per un paziente per cercare di uscire dalle conseguenze di questa patologia.
Da qualche giorno si parla solo della nuova variante. vediamo le poche notizie sino ad ora raccolte.
Stephen Sondheim Atlantic 29/novembre 2021
Nelle ultime settimane almeno nel nostro paese si percepisce una minore attenzione della opinione pubblica sulla necessità di proseguire la campagna della vaccinazione. Questo atteggiamento rischia di diventare pericoloso per tutti noi e non aiuterà la percentuale di persone che nel nostro paese non hanno fatto la vaccinazione per differenti motivi. Quindi più che pensare alla possibilità di rendere obbligatorio il vaccino servirebbe spiegare in modo approfondito cosa rischiano le persone non vaccinate che se colpite dal virus sviluppano in un terzo dei casi il lungo covid. Molti delle persone non vaccinate spesso hanno poche informazioni sui rischi della loro scelta ed è opportuno informarli sui pericoli che corrono se persistono nella loro decisione .
Un numero crescente di dati suggerisce che la protezione indotta dal vaccino contro il covid-19 diminuisce nel tempo, molte nazioni si stanno preparando per lanciare un programma di richiamo. Israele ha già iniziato, mentre Stati Uniti, Francia e Germania hanno annunciato piani per iniziare a distribuire le terze dosi. Alcuni altri paesi, incluso il Regno Unito ci stanno pensando, aspettando a breve i risultati certi della terza iniezione.
Pubblicato su New scientist 11-9-21
All’inizio della pandemia si suppose che la famosa immunità di gregge fosse un possibile obiettivo da raggiungere perché si era molto pessimisti sulla possibilità di avere in tempi rapidi uno o più vaccini con cui immunizzare il numero maggiore di persone. Con il trascorrere del tempo si è visto che nonostante gli sforzi e soprattutto l’esperienza acquisita ha modificato molti dei precedenti obiettivi nel cercare di individuare la via più sicura per gestire questa pandemia. Se ricordate all'inizio della pandemia il governo inglese aveva deciso di puntare sull'immunità di gregge. Ora dopo venti mesi questo articolo apparso in Gran Bretagna ha profondamente modificato l'approccio sanitario.
Conoscere la situazione dei vaccini utilizzati in giro per il mondo serve alla popolazione mondiale ad avere le migliori informazioni sui vantaggi e gli eventuali effetti collaterali dovuti ai differenti vaccini. Conoscere a fondo un problema serve ad diminuire le eventuali paure che molte persone hanno verso la campagna vaccinale. E' evidente che i dati qui riportati e ripresi dal New Scientist, una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali, possano essere modificati nel giro di pochi mesi in base a quanto avverrà nel corso della pandemia.