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Una recente ricerca dimostra che le donne possono ridurre il rischio di cancro al colon

Anche se il numero complessivo di casi di cancro del colon-retto è diminuito, l'incidenza tra le persone di età inferiore ai 50 anni è aumentata del 51% dal 1974 al 2013. Lo studio conferma i principali benefici quando lo screening del cancro del colon-retto viene eseguito prima dei 50 anni

 Lo screening per il cancro del colon-retto (CRC) nelle donne prima dei 50 anni può ridurre significativamente il rischio di CRC rispetto a coloro che non hanno effettuato lo screening endoscopico o decidono di iniziare i test all'età di 50 anni, secondo un nuovo studio del Massachusetts General Hospital.

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L’Australia ha avviato un programma per ridurre le morti da cancro nei bambini.

La sanita Australiana   spera di raggiungere in ambito pediatrico un livello zero di morti da cancro nei prossimi anni.

 New Scientist 19/2/2022

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Un esame del sangue può ora essere utilizzato per cercare i primi segni di un cancro ai polmoni

New Scientist 12/02/2022  Alice Klein

  Un’analisi del sangue rileva il cancro ai polmoni in una fase precoce e curabile della patologia. Lo screening del cancro del polmone è sempre stato costoso, ma un semplice esame del sangue che rileva i lipidi associati a questo tumore può offrire un'alternativa più economica.

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Esiste una reale alternativa alla colonscopia per individuare il tumore del colon?

L’articolo che segue è molto interessante perché fa riferimento ad un test di screening semplice che può essere effettuato a casa e che può individuare precocemente il tumore del colon, una neoplasia tra le più frequenti nella popolazione anziana. Essendo in molti casi una ottima alternativa alla colonscopia, un esame invasivo e non molto apprezzato dai pazienti, il ricorso al FIT può incrementare il numero di soggetti da sottoporre allo screening e soprattutto risolvere il probabile  affollamento nei reparti di gastroenterologia che si presenterà alla fine della pandemia.

 Di Paula Spann New York Times Pubblicato l'11 gennaio 2021 

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L'obesità può causare il cancro semplicemente perché gli organi aumentati di volume hanno più cellule

Questo articolo è stato pubblicato  il 15/08/2020 sul New Scientist 

Michael Le Page

L'obesità può causare il cancro semplicemente perché gli organi aumentati di volume hanno più cellule.

 Le scansioni TC di 750 individui mostrano che le persone obese hanno organi più grandi e quindi più cellule.  Questo potrebbe spiegare perché le persone obese hanno un rischio maggiore di molti tipi di cancro.  "Sebbene l'obesità sia una malattia complessa che può influenzare il rischio di cancro in molti altri modi, l'aumento delle dimensioni di un organo e del numero delle sue cellule deve aumentare il rischio di cancro in quell'organo", afferma il team, che è guidato da Cristian Tomasetti presso la Johns Hopkins University School of Medicine.

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Differenza tra illness e disease

Per meglio capire la complessità del rapporto medico-paziente e la differente ottica attraverso la quale viene vissuta l'esperienza della malattia è utile fare riferimento alla distinzione che la lingua inglese ha nell'utilizzo dei due termini che normalmente indicano un processo patologico: illness e disease . Sebbene essi possano essere usati in modo intercambiabile, esiste una profonda differenza tra loro. […]
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La chemioterapia metronomica in oncologia pediatrica:moda o speranza concreta?

La terapia metronomica in oncologia pediatrica.

L'angiogenesi è una componente fondamentale della crescita tumorale. Infatti,l’angiogenesi permette al tumore l’apporto di ossigeno e di altri elementi essenziali per la sua continua crescita e lo sviluppo di metastasi. L'angiogenesi rappresenta quindi un potenziale bersaglio per le terapie del cancro. La scoperta delle proprietà antiangiogenica dei farmaci antitumorali ha portato a sviluppare un nuovo approccio terapeutico: la chemioterapia metronomica che comporta la somministrazione di chemioterapia a basse dosi con frequenza anche quotidiana. Questa terapia impedisce la crescita o distruggere i vasi sanguigni del tumore e inibisce la crescita tumorale e può causare la distruzione del tumore. Inoltre, quest’approccio basato sull'impiego di basse dosi di chemioterapia può ridurre gli effetti collaterali di questa (alopecia, tossicità del midollo osseo, vomito e la tossicità su altri organi).

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Come interpretare i dati per l'efficacia dello screening nel tumore della prostata?

Recentemente negli Stati Uniti d'America si è aperta un'ampia discussione su alcuni temi sanitari, in particolare sull'importanza dello screening, nei pazienti con tumore della prostata.Molto spesso i dati sono contraddittori e fuorvianti ed è opportuno conoscere meglio le linee guida internazionali sulla reale utilità del PSA nel tumore prostatico.

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Danni successivi ad uno screening di tumore prostatico. Parte 3

I danni dovuti allo screening del cancro della prostata includono le lesioni dovute ai vari test quali l’esplorazione rettale, il prelievo di sangue per il PSA, la biopsia prostatica e l’eccesso di diagnosi ( denominati danni da screening) oltre ai danni connessi ai vari trattamenti consequenziali ad una biopsia positiva (danni da trattamento).

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Linee guida per lo screening del tumore prostatico - parte 1

E’ evidente che lo screening per un tumore può diagnosticare la malattia molto precocemente, ma nel caso del tumore alla prostata il ricorso al test del PSA può creare dati incerti e rischi sanitari in un certo numero di pazienti ( I , II  e III Parte )

 Linee guida per lo screening del tumore della prostata(I parte)

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