L'importanza della alimentazione viene confermata da un recente studio sulla popolazione anziana.
"Questa è la prima prova diretta che abbiamo che l'integrazione quotidiana può ridurre l'incidenza di malattie autoimmuni con un effetto più pronunciato dopo due anni di integrazione di vitamina D", ha affermato Karen Costenbader, autrice senior dello studio.
26 gennaio 2022 Harvard Gazette
The China Study è un libro pubblicato nel 2005 dal nutrizionista T. Colin Campbell, basato su dati epidemiologici raccolti in Cina. In esso l'autore, responsabile della ricerca, trasse una serie di conclusioni sui presunti benefici per la salute che deriverebbero da alcuni regimi alimentari. Il libro fu negli anni successivi sottoposto a numerose critiche ma fu fondamentale per aprire il dibattito tra alimentazione e salute.
Un nuovo ed interessante studio suggerisce di utilizzare l’olio d'oliva per ridurre il rischio di morte prematura.
Amy Roeder 13 gennaio 2022-The Harvard Gazette
Quanto a lungo si vive e come si invecchia dipende da molti fattori spesso al di fuori del nostro controllo, ma la scoperta che i microbi intestinali svolgono un ruolo chiave spiega perché che ciò che mangiamo può fare la differenza. Miliardi di dollari vengono spesi ogni anno per le malattie dell'invecchiamento, in genere con scarso riconoscimento del ruolo chiave svolto dalla flora intestinale.
Sebbene condizioni metaboliche come l'obesità e il diabete di tipo 2 siano state collegate a un aumento del rischio di COVID-19, nonché a un aumento del rischio di manifestare sintomi gravi una volta infettati, l'impatto della dieta su questi due rischi è sconosciuto. In un recente studio condotto da ricercatori del Massachusetts General Hospital (MGH) affiliato ad Harvard e pubblicato sulla rivista Gut, le persone la cui dieta era basata su cibi sani a base vegetale avevano rischi inferiori su entrambi i fronti. Gli effetti benefici della dieta sul rischio di COVID-19 sembravano particolarmente rilevanti negli individui che vivevano in aree ad alta deprivazione socioeconomica.
Nelle ultime settimane i dati sulla pandemia sembrano indicare una possibile uscita dalla fase più critica della crisi sociosanitaria dovuta al COVID. Per questo motivo troverete nei prossimi giorni una serie di articoli inerenti la nostra salute in particolare legati alla dieta ed alla alimentazione che sembra avere una importanza fondamentale sulla nostra salute.
Come invecchiamo dipende da molti fattori interconnessi, tra cui i nostri geni, l'ambiente, gli ormoni sessuali e la nostra storia personale. Molti di questi fattori non dipendono dalle nostre scelte. Ma è importante avere consapevolezza che anche i microbi nel nostro intestino svolgono un ruolo fondamentale sulla durata della nostra vita e sulla qualità della salute. Ecco alcuni semplici modi per coltivare un microbiota intestinale più giovane, a partire da oggi.
Un nuovo studio mostra che i fattori ambientali come la dieta hanno un impatto importante se non fondamentale sulla nostra salute e sul nostro microbiota. ll microbiota umano (informalmente detto flora intestinale) è l'insieme di microorganismi simbiontici che convivono con l'organismo umano senza danneggiarlo.
Clea Simon su Harvard Gazette 23 marzo 2021
Secondo una recente ricerca, uno stile di vita sano riduce le possibilità di sviluppare una demenza anche nelle persone che presentano un rischio genetico elevato; sembra infatti che una giusta alimentazione può aiutare a ridurre il rischio di demenza.
"In un certo senso sembra appurato che ciò che è buono per il cuore sembra essere buono per la testa", afferma David Llewellyn dell'Università di Exeter. "Questi dati sembrano ridurre di molto il rischio di demenza a prescindere dal patrimonio genetico."
La nuova ricerca dovrebbe incoraggiare le persone a non essere fataliste sul proprio futuro se hanno, diciamo, una storia familiare di demenza. "Quando si consiglia alle persone di vivere in modo sano per ridurre il rischio di demenza, alcuni pensano che comunque svilupperanno la demenza a causa del loro patrimonio genetico", afferma Llewellyn.
È opportuno scegliere bene i cibi da mangiare e quando è possibile evitiamo inutili integratori.
Gli integratori alimentari infatti sembrano non aiutare a vivere più a lungo e possono essere dannosi. Una recente ricerca dimostra che l’assunzione di integratori alimentari non sembra prolungare la vita, secondo questi ricercatori gli integratori presi in grandi quantità possono anche risultare nocivi.