Malattie neurovegetative e microbioma intestinale

Categoria: Medicina e ricerca
Pubblicato: Giovedì, 08 Agosto 2019 10:45
Scritto da Giovanni Creton
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I ricercatori che studiano le malattie dei motoneuroni (Sclerosi Laterale amiotrofica) hanno riscontrato un legame tra patologie neurodegenerative ed i germi dell’intestino. Gli scienziati hanno scoperto che la malattia dei motoneuroni può essere correlata alle modificazioni dei microbi che vivono nell'intestino.

Gli studi sui topi hanno rivelato che gli animali allevati per sviluppare la sclerosi laterale amiotrofica (SLA), la malattia che ha colpito il famoso cosmologo Stephen Hawking, hanno presentato miglioramenti e hanno presentato una sopravvivenza maggiore quando hanno ricevuto nella loro alimentazione un organismo chiamato Akkermansia muciniphila. L’ Akkermansia muciniphila è un batterio appartenente al genere Akkermansia e sembra potenzialmente utile per combattere l'obesità e il diabete di tipo 2. Tra le altre sostanze, il microbo secerne una molecola chiamata nicotinamide che può rallentare il decorso della malattia dei motoneuroni migliorando la funzione dei neuroni che controllano i muscoli nel cervello.

La nicotinamide (NAM ), nota anche come niacinamide, è una forma di vitamina B3 presente negli alimenti e utilizzata come integratore alimentare e farmaci. Come integratore, è usato per via orale per prevenire e curare la pellagra (deficit di niacina). I risultati sono preliminari e i ricercatori sottolineano che è necessario effettuare maggiori ricerche per confermare l'effetto positivo. Ma questo nuovo studio effettuato per collegare i germi dell’intestino - noti collettivamente come microbioma - alla malattia neurodegenerativa, apre la possibilità di nuovi trattamenti per questa patologia. Eran Elinav al Weizmann Institute of Science in Israele ha iniziato la sua ricerca su topi che avevano una mutazione comune con pazienti con SLA e che hanno presentato sintomi di peggioramento quando i loro microbi intestinali sono stati quasi spazzati via con forti antibiotici.

La scoperta ha suggerito che, in qualche modo, i microbi presenti nell’intestino degli animali erano coinvolti nella rapidità con cui la malattia progrediva. Per esplorare ulteriormente questi risultati, i ricercatori hanno analizzato i microbi intestinali nei topi colpiti da SLA e li hanno confrontati con i topi normali. Hanno individuato 11 ceppi di microbi che erano più o meno comuni negli animali soggetti a SLA con malattia in progressione e con sintomi fisici evidenti. Due tipi di germi, chiamati Ruminococcus Torques (Ruminococcus torques è una specie di batterio appartenente alla famiglia delle Lachnospiraceae) e Parabacteroides distasonis (Parabacteroides distasonis è un batterio Gram-negativo, del genere di Parabacteroides) hanno entrambi esacerbato i sintomi della SLA, una malattia che colpisce i motoneuroni e tende a essere fatale nell'uomo entro 3-5 anni dalla diagnosi. Solo l'Akermansia muciniphila sembrava migliorare i sintomi degli animali.

Dopo aver esaminato migliaia di molecole prodotte dai microbi intestinali, gli scienziati hanno identificato la nicotinamide come potenzialmente importante. Per testare direttamente i suoi effetti, gli scienziati hanno usato minuscole pompe per infondere il composto negli animali. "Quando l'abbiamo somministrato ai topi affetti da SLA, ha migliorato in modo molto significativo la gravità della patologia in questi animali", ha detto Elinav. La somministrazione della sostanza ha anche alterato l'espressione genica nel cervello degli animali, riportandolo a uno stato più sano, ha aggiunto. I ricercatori hanno continuato a esaminare i microbiomi di 37 pazienti con SLA e hanno confrontato i risultati con familiari sani ed hanno scoperto che i pazienti avevano bassi livelli di nicotinamide nel sangue. In ulteriori test, è stato scoperto che altri pazienti con SLA avevano bassi livelli di nicotinamide nel sangue e nel liquido cerebrospinale che irrora il cervello.

"È interessante notare che i livelli di nicotinamide erano lievemente correlati alla funzione motoria di questi pazienti con SLA", ha affermato Elinav. Ha anche sottolineato che la ricerca, sebbene promettente, è ancora in una fase iniziale. "Sebbene questi risultati su un piccolo numero di pazienti siano interessanti e possano far luce sui meccanismi e sulle cause della SLA umana, sono comunque preliminari", ha affermato. "In nessun modo questi risultati preliminari costituiscono in qualsiasi forma una raccomandazione per il trattamento, l'intervento o la prevenzione da parte dei pazienti e dei loro medici", ha aggiunto.

Brian Dickie, direttore dello sviluppo della ricerca presso la Motor Neurone Disease Association, ha dichiarato: “Esistono prove crescenti provenienti da una vasta gamma di fonti che i batteri nell'intestino possono svolgere un ruolo in una vasta gamma di condizioni neurologiche, sebbene la SLA non sia stata ampiamente studiato come altre condizioni come la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson, il morbo di Alzheimer e l'ictus.

"Queste sono importanti nuove scoperte che supportano la teoria secondo cui alcuni batteri possono svolgere un ruolo modificatore della malattia nella SLA e che ciò può avvenire attraverso cambiamenti in un determinato percorso metabolico. Questo aggiunge un quadro emergente, ma ancora sfocato, di un diverso metabolismo che sembra verificarsi nelle persone con SLA. Anche la dieta e l'esercizio fisico sono allo studio come potenziali fattori associati alla malattia. "

 Bibliografia: Motor neurone disease researchers find link to microbes in gut.Study could eventually lead to new treatments for neurodegenerative condition
Ian Sample Science editor Published: 17:52 Monday, 22 July 2019