La progettazione di una città dovrebbe considerare anche la componente sanitaria dei suoi cittadini

Categoria: Notizie dal mondo
Pubblicato: Giovedì, 16 Novembre 2017 16:17
Scritto da Ryder Italia Onlus
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A Roma da circa un mese il movimento 5 Stelle, con la nuova Sindaca Raggi, ha promesso di cambiare completamente la gestione della capitale. Nella speranza che questa promessa possa essere attuata velocemente, con questo articolo vorremmo segnalare le soluzioni tuttora presenti in altri paesi allo scopo di rendere il luogo dove si vive un posto attraente e salutare.

In un articolo uscito recentemente sul New York Times, di cui vi riporteremo gli aspetti più importanti, viene descritto come il Department of Design and Construction di New York stia progettando una serie di attività fisiche da inserire  nella vita quotidiana dei cittadini. Il Dipartimento per la Salute della città riferisce che circa la metà dei residenti adulti è in sovrappeso (34%) o obesa (22%) e questo è in parte dovuto all’ambiente in cui si vive. Al giorno d’oggi, ogni spostamento viene effettuato in macchina o in ascensore o con qualche mezzo di locomozione. In tutto il mondo l’urbanizzazione di massa ha spinto le persone a ridurre la quantità di tempo utilizzata nelle attività di trasferimento da un luogo all’altro, e una parte del problema è dovuto alla tipologia delle infrastrutture della città. Per essere attiva, una persona deve affrontare numerose problematiche: la vicinanza di un parco, la sicurezza di una strada e la disponibilità di una tromba di scale decente. I pianificatori urbani della città di New York hanno utilizzato un metodo denominato “Active Design”: si tratta di un approccio che è parte di un movimento globale il cui scopo è di permettere agli abitanti delle città di godersi l’ambiente circostante a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici. “Le comunità che hanno il minor accesso all’utilizzo di marciapiedi e parchi hanno il più alto tasso di obesità e di malattie croniche” sostiene Joanna Frank direttore esecutivo del No-Profit center for Active Design, il cui lavoro si concentra sulla creazione di linee guida e rapporti urbani per sviluppatori e progettisti per facilitare la mobilità dei cittadini. Per esempio, l’inserimento di elementi semplici come panchine o una buona illuminazione possono aumentare la probabilità che qualcuno scelga di camminare o sostare in luoghi all’aperto. Sempre secondo Joanna Frank, quattro sono le aree principali su cui intervenire: trasporti, attività ricreative, edifici e accesso al cibo. Nella progettazione di un edificio ci si dovrebbe focalizzare sul perché le persone scelgono di utilizzare le scale o, ancora meglio, su cosa potrebbe dissuaderli dall’utilizzo dell’ascensore. Ci sono numerosi fattori che possono influenzare questa decisione, molti sono subliminali: la posizione, la vicinanza all’edificio, l’illuminazione, la grandezza ecc…

Prendiamo ad esempio lo scalone del Metropolitan Museum Art costruito molto prima che si parlasse di progettazione attiva ma che spiega molto bene gli obiettivi che si dovrebbero raggiungere. Lo scalone molto largo e centrale è tra le prime cose che i visitatori vedono entrando al museo, mentre per utilizzare l’ascensore si dovrebbe andare in un angolo anonimo dell’edificio. Questo rende le scale un richiamo naturale e una parte indimenticabile della visita. Apparentemente piccoli interventi possono aiutare le persone a modificare le abitudini malsane, salire sei rampe di scale al giorno riduce di molto il rischio di ictus negli uomini e compensa l’aumento di peso medio annuo. Il problema è che la maggior parte delle trombe delle scale sono per lo più deteriorate, soprattutto negli edifici dove sono più necessarie; se si guarda la maggior parte degli edifici si constata che la maggior parte delle trombe delle scale sono poco sicure.

Un altro intervento possibile è cercare di estendere l’uso della bicicletta anche nei quartieri più poveri. Nella città di New York, infatti, le piste ciclabili sono diffuse ma i quartieri più poveri hanno meno accesso a questa infrastruttura. La Dott.ssa Altman del Department of Design and Construction e la Dott.ssa Frank, con le loro organizzazioni, hanno iniziato a ridisegnare le strade e gli edifici di New York. Uno di questi programmi, chiamato NYC Plaza Program, ha creato una serie di piazze pedonali convertendo alcune aree non utilizzate e modificando i percorsi del traffico. La decisione è stata presa dopo che alcuni studi avevano indicato il desiderio delle persone di poter vivere a meno di 10 minuti da un parco o da uno spazio aperto per poterlo utilizzare più facilmente. Questa soluzione ha aumentato il numero degli utenti che decidono di andare a piedi persone e, soprattutto la loro disponibilità a camminare di più.

Un’altra soluzione adottata a New York è la chiusura di alcune delle principali arterie congestionate dal traffico, rendendole isole pedonali, con risultati molto promettenti.

Le organizzazioni no-profit della comunità di New York sono impegnate a creare queste nuove “Plazas” nei diversi quartieri della città. La più importante “plaza” realizzata finora è una passerella pedonale che si estende a sud da Times Square verso la Union Square lungo la Broadway, con aree dove i venditori locali hanno stand per vendere prodotti ai passanti. Questo programma è stato uno dei primi esempi progettati in base alle modalità di Active Design. Risultato: una delle principali arterie di traffico, perlopiù congestionato, è diventata area pedonale. Nonostante potesse apparire all’inizio un progetto folle, sembra aver funzionato.

Un altro esempio è dato dalla Arbor House, situata nel Bronx e aperta nel 2013. Si tratta di un edificio costruito con criteri ecocompatibili. Racchiude una serie di strategie innovative tra cui scale visibili attraverso porte di vetro, aree invitanti per attività di fitness e, in particolare, sul tetto una fattoria idroponica (coltivazione di piante erbacee e legnose in soluzioni acquose anziché nel terreno) situata sul tetto dell’edificio in cui vengono coltivati cibi per i residenti.

In questa sperimentazione sono state scelte a caso delle persone per viverci, allo scopo di valutare i benefici di un edificio ecocompatibile sulla salute umana. Molte delle donne obese residenti hanno dimostrato un miglioramento nel loro peso. In un sondaggio effettuato tra i residenti, il 58% di questi ha riferito un aumento nell’utilizzo settimanale delle scale associato ad una sensazione di vivere in modo più sano. Il centro di programmazione dell’Active Design, in collaborazione con Mount Sinai Hospital, ha programmato di creare nuovi alloggi a prezzi accessibili in un’area chiamata Prospect Plaza nel centro di Brooklyn. Dall’altra parte dell’Atlantico, obiettivi simili vengono portati avanti in Gran Bretagna dove il Design Council, organizzazione no-profit, utilizza lo stesso approccio allo scopo di ridurre l’obesità tra la popolazione. Infatti, in quest’ultimo paese quasi il 60% delle donne e il 70% degli uomini sono in sovrappeso. In tutto il Regno Unito ci sono progetti e luoghi dove vengono applicati programmi innovativi di edilizia, costruzione di parchi, campi sportivi e modifiche alla rete stradale. Con i progetti del Design Council si cerca di affrontare il problema di sovrappeso nei bambini con la costruzione di nuovi parchi gioco attrezzati con soluzioni piacevoli e stimolanti per i ragazzi.

Un esempio è il parco giochi di Londra chiamato Olympic Park dove si è cercato di mantenere al minimo i divieti e le regole interne al parco in modo da stimolare la fantasia dei bambini. Il parco giochi è stato progettato per migliorare la coesione sociale in una zona di Londra multiculturale e con pochi servizi che sta diventando un luogo attrattivo e inclusivo per diverse fasce di età. Nella sua campagna contro l’obesità il Design Council inglese attiva progetti simili a quelli in uso alla Arbor House di New York. Attualmente in Gran Bretagna esiste una grande domanda di alloggi e questo rappresenta una grande opportunità per costruire quartieri nuovi e attraenti, con utilizzo misto, forniti di varie attività, proiettati per un futuro migliore dei cittadini. In questo modo si può cominciare ad immaginare un’economia nazionale che vada incontro ai problemi della salute pubblica. l progetti come quelli dell’Active Design possono dare grandi risultati sociali. Le persone hanno bisogno di amare il luogo dove vivono e dove lavorano e, soprattutto, questi luoghi dovrebbero migliorare la loro salute, rendendoli quindi più sani e felici.